L'arrampicata sportiva a Isili

(testi di Maurizio Oviglia)

Le pareti di Isili sono diventate nel corso degli anni tra le più frequentate della Sardegna e d'Europa, tanto da essere visitate regolarmente da tantissimi arrampicatori stranieri ogni giorno della settimana. A chi non è arrampicatore, questo potrebbe sembrare strano, dato che nella zona non ci sono montagne significative. Bisogna però tenere presente che l'arrampicata sportiva, quella cioè che sulle pareti di Isili ha trovato il suo terreno ideale, è una cosa molto diversa dall'alpinismo. Per praticarla bastano infatti delle pareti alte dai 5 ai 30 metri e, condizione indispensabile, di roccia solida. Ciò che potrebbe sembrare ancora strano, è il fatto che proprio Isili sia diventata così famosa, mentre si sa che ad esempio anche il Supramonte è costituito di ottimo calcare. La ragione va ricercata nella morfologia delle pareti di Isili. Esse sono infatti per la quasi totalità strapiombanti, cioè oltre la verticale, è questo costituisce una ulteriore sfida che galvanizza ed eccita gli arrampicatori. Più la parete strapiomba e più occorre vincere la gravità, più si va oltre la verticale e più la difficoltà sale. Insomma è come se un pilota di formula uno sitrovasse a dover correre su uno dei circuiti più impegnativi e prestigiosi del mondo. Inoltre, se le pareti fossero completamente liscie, sarebbe stato certamente impossibile tracciare così tanti itinerari. Anzi, a dirla tutta sarebbe stato impossibile salirle! Invece, guardando più da vicino, si vedrà che questi enormi strapiombi sono costellati di buchi, stalattiti ed ogni genere di appigli. Tutti questi fattori, uniti alle condizioni climatiche delle falesie, ben esposte al sole nella stagione invernale, hanno fatto il successo di questa zona di arrampicata, oramai una delle più importanti ed apprezzate d'Europa.

Breve storia delle pareti di Isili

Per far sì che gli arrampicatori frequentino una parete ci dev'essere qualcuno che per primo traccia gli itinerari. Questa persona viene chiamata in gergo "apritore", cioè colui che apre i percorsi, che in alpinismo vengono chiamate "vie". In arrampicata sportiva questi percorsi vengono preventivamente attrezzati con chiodi cementati, quindi è un lavoro che necessita esperienza e competenza professionale, anche perchè la sicurezza di migliaia di vite dipende da questa persona.
Oltre ad attrezzare bene le vie, occorre anche "vederle", e ciò può non essere evidente, specialmente in un territorio di campagna come quello isilese.
Le pareti di Isili furono "scoperte" nel dicembre 1987 da Maurizio Oviglia e Cecilia Marchi, due arrampicatori di Cagliari, di ritorno da una gita sul Gennargentu. Ovviamente le pareti esistevano già e le avevano viste in tantissimi, ma nessuno fino a quel momento aveva mai pensato potessero essere arrampicate. Anche se molti isilesi ricordano quando da bambini si arrampicavano sulle rocce per vedere da vicino gli uccelli, probabilmente mai avrebbero immaginato che proprio quelle rocce potessero essere utilizzate da migliaia di sportivi.
Le prime vie videro la luce nel gennaio 1988 nel settore della Pietra Filosofale, una lunga parete grigia. All?attrezzatura di quelle vie, oltre a Maurizio e Cecilia, parteciparono quasi tutti gli arrampicatori di allora.
Sino alla seconda metà degli anni novanta, Isili rimase poco conosciuta ma le vie crescevano comunque regolarmente, con la nascita di tanti nuovi settori. Ai cagliaritani si unirono anche due isilesi, Antonio Marino e Carlo Abis, primi arrampicatori locali. Verso il 1995 esistevano circa 150 vie, completamente autofinanziate. Negli anni successivi le pareti cominciarono ad essere conosciute a livello internazionale, grazie ai libri ed agli articoli sulle riviste specializzate, pubblicate dallo stesso Maurizio. Così, oltre ad essere visitate regolarmente da tanti amatori, cominciarono a destare l'interesse dei professionisti, cioè gli arrampicatori più forti del mondo. Alla fine degli anni novanta, l'austriaco Arthur Kubista salì diverse vie difficilissime di decimo e undicesimo grado, mentre di recente il fortissimo quindicenne della Repubblica Ceca Adam Ondra, attualmente il più forte arrampicatore del mondo, ha ripetuto tutte le vie più difficili facendone anche di nuove. Oggi, con un comprensorio di quasi 300 vie, ce n'è veramente per tutti i gusti, da facile al difficile. E anche l'amministrazione pubblica, conscia del potenziale turistico di queste pareti, oramai finanzia parte dell'attrezzatura e della manutenzione delle vie.

Le pareti

Le pareti sono dislocate intorno al paese, ma il comprensorio più frequentato è senza dubbio quello della piccola valle a sud-est del Lago Is Barroccus. Appena prima del ponte sul lago, proveniendo dal paese in direzione Laconi, si scende per una stradina che si inoltra nella valle, proprio alla base della parete. Qui ci sono moltissimi settori. Quello proprio sopra il parcheggio è conosciuto col nome di "Urania" e guardando i grandi buchi nel calcare, simili a crateri, capirete il perchè. Proseguendo nella valle a piedi, sulla sinistra vedrete altre pareti. Il "Corvo Spaziale", giallo e strapiombante, il "Cubo Magico", un gigantesco rombo di roccia bianca e grigia. Di fronte ad esso, dall'altra parte del fiume, il "Pentagramma" e un tacco che sembra stare in precario equilibrio su se stesso, il "Corvo Solitario". Infine, ancora sulla sinistra, il settore più frequentato grazie alle sue vie facili, "La pietra filosofale", che fu anche il primo a vedere gli arrampicatori.
Altri settori sono quello di "Conca Manna", sulla collina tra Isili e Gergei, San Sebastiano, in mezzo al lago, e "La Mansarda", sulla riva nord del lago. Questi settori sono ad oggi poco frequentati ma potrebbero essere in futuro recuperati.

Clima

Le pareti di Isili sono frequentabili tutto l'anno. Ovviamente i periodi più indicati sono le mezze stagioni, ma anche l'inverno è ottimo, se si resta nei settori soleggiati. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l'estate è la stagione meno indicata. A volte, grazie al fatto che sono molto strapiombanti, è possibile scalare anche con la pioggia. Tuttavia, dopo lunghi periodi di pioggia, le pareti potrebbero rimanere bagnate.

Bibliografia

Le vie di Isili sono tutte censite nella guida di arrampicata Pietra di Luna, edita in 4 lingue da Fabula e curata da Maurizio Oviglia. La guida viene regolarmente aggiornata ogni 7/8 anni. Le novità e i nuovi interventi di chiodatura vengono pubblicate regolarmente sui siti www.sardiniaclimb.com e www.pietradiluna.com.

Punti di appoggio

Sebbene il campeggio libero sia tollerato sotto le falesie è consigliabile servirsi di uno degli alberghi del paese, che fanno ottimi prezzi per gli arrampicatori. Data l'assenza di servizi igienici si raccomanda di mantenere il luogo il più possibile pulito. Considerando che ci si trova su terreno privato, è assolutamente necessario richiudere cancelli e recinzioni onde evitare che gli animali fuoriescano.